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Masaccio - Cappella Brancacci - Tributo - 1424/1428 |
Spostandoci nel corso dei secoli arriviamo nella Firenze di inizio 1400, una Firenze in pieno fervore artistico e culturale. In questa pletora di talenti si nascondeva, sicuramente, almeno un fumettista!
Si chiamava Masaccio ed è il primo a distinguersi con tecniche pittoriche che conferivano ai soggetti rappresentati un volume proprio, occupando uno spazio reale e non simbolico, privo di prospettiva come avveniva nella maggior parte delle raffigurazioni medievali.
Ma tra gli affreschi della Cappella Brancacci (Chiesa di Santa Maria del Carmine) Masaccio assieme al suo maestro Masolino da vita a un vero e propria fumetto con tema la vita di San Pietro.
Il fiore all'occhiello di questa storia è sicuramente la scena (o la vignetta) del "Tributo", dove rappresenta un episodio del Vangelo di Matteo che descrive l'ingresso di Cristo e dei suoi Apostoli a Cafarnao ma il gabelliere, chiedendo un tributo per il Tempio di Gerusalemme, li trova alla sprovvista. Gesù, poichè non vuole trasgredire la legge, indica a Pietro di pescare un pesce dove egli trova miracolosamente una moneta d'argento con la quale pagano il tributo.

Quindi spostiamo gli occhi verso sinistra e vediamo che il miracolo avviene e Pietro trova la moneta d'argento dentro la bocca del pesce. E si compie anche il miracolo del fumetto, dell'Arte: lo stesso personaggio si sposta nel medesimo spazio per compiere azioni diverse. Questa semplice magia ispirerà anche fumettisti moderni come Gianni De Luca, che ne farà uso massiccio.
Infine il racconto culmina con San Pietro che porge la moneta al gabelliere che adesso si è spostato all'entrata del tempio rappresentato con le fattezze di un edificio Quattrocentesco. Tra l'altro, pillola di curiosità, Masaccio si ispira a Giotto per rappresentare i personaggi circondati da edifici storici.

Insomma, ogni piccolo scampolo di Storia dell'Arte può entrare nel mondo del Fumetto.
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