figura 1
Chiunque
legga la graphic novel Blankets di Craig Thompson non può fare a meno di
immedesimarsi nella storia, è come una magia che ti cattura!
Rivivi
le esperienze del protagonista vedendo te stesso in quelle vignette. C’è da
premettere che Blankets è un fumetto autobiografico in cui l’autore fa un
excursus che va dalla sua infanzia fino al presente. Craig narra con estrema
limpidezza di situazioni e sentimenti universali e il presente permette di
narrare i ricordi passati senza rimpianto. I grandi temi centrali sono:
l’infanzia segnata dalla rigida educazione religiosa, la religione e il Primo Amore. È proprio il primo amore a catturarci perché
è un’esperienza universale. Nella storia del fumetto è sempre stata raccontata
ma mai con questa limpidezza e sincerità. I personaggi classici del fumetto
sono statici e anche le eterne fidanzate che stavano al fianco degli eroi non
influenzavano mai le loro scelte. È proprio questo il fulcro che cattura, la
storia che il fumettista racconta è una storia di una crescita, di una
evoluzione. Ognuno di noi si immedesima in Craig Thompson proprio perché la
narrazione è diretta e appassionata. Ci sono molti elementi nel suo fumetto che rimandano a Gustav Klimt, uno dei maggiori promotori della
secessione viennese.
Prima
di tutto la raffigurazione della donna amata.
Craig
raffigura Raina(la donna amata) come una creatura angelica il cui corpo è sacro
perfetto e inconoscibile. Nel fumetto troviamo addirittura citato il Cantico dei
cantici 4:7,9, infatti il fumettista per descrivere i suoi sentimenti ricorre a
parole per lui divine: “Tutta BELLA tu
sei, amica mia, in te nessuna macchia. Tu mi hai rapito il CUORE, sorella mia,
mia sposa, tu mi hai rapito il CUORE con un solo tuo sguardo.”
Per questo gli sfondi sono intarsiati da auree eteree
psichedeliche come se l’aria attorno alla sua donna si carichi di una forza
divina. Possiamo ad esempio paragonare la fig1 con il dipinto di Klimt Il bacio (fig2).
Figura 2 |
In entrambi vediamo un gesto di forte
amore: il bacio, che connette due persone e quasi le unisce con dolcezza. Anche
in Klimt come in Blankets tutto lo sfondo marron dorato celebra l’amore dei due
amanti. Il dorato in Klimt è una
tecnica molto usata, venne ripresa dai mosaici di Ravenna. Il dorato ha il potere non solo di dare luce ai suoi dipinti ma anche di dargli
sacralità. Abbiamo un’atmosfera
sacra per un soggetto profano come il bacio che unisce due corpi. Un altro
elemento fondamentale sia nei dipinti di Klimt che in Blankets sono le mani. Nell’Ottocento le mani erano un
elemento caricato di un forte erotismo, proprio perché erano l’unica parte del
corpo oltre al viso che le donne mostravano nude. In Klimt le mani sono
estremamente visibili , per la donna sono un modo per aggrapparsi stretta alle
spalle dell’uomo quasi a volersi unire ancora di più. Per l’uomo sono un modo
per stringere a sé il viso candido dell’amata. Anche nella figura 1 tratta da
Blankets ritroviamo il forte erotismo
dovuto ai corpi seminudi dei personaggi, e anche in questa immagine lo sfondo è
partecipe dell’amore dei due giovani. È uno sfondo trionfale, troviamo elementi
come le cornucopie che suonano a festa per celebrare un amore che al protagonista
appare quasi divino. Anche Klimt usa elementi geometrici ma sono carichi di
sigificati diversi: i rettangoli
monocromi nella veste maschile simboleggiano la Razionalità e la Praticità
mentre i simboli circolari colorati
nella veste della donna rappresentano l’emotività e la creatività più sensibile
della donna. In Craig troviamo solo elementi circolari(Fig1) quasi a
rappresentare la fusione di sensibilità e la sparizione della Razionalità e del
senso di Colpa nei protagonisti.
Figura 3 |
Un altro dipinto di Klimt che voglio mettere a confronto con un disegno
preso da Blankets è Danae un olio su tela presente a Vienna nella Galleria Wurthle(fig3).
In entrambi c’è un forte elemento comune: L’Erotismo.
In Blankets vediamo Raina tramite gli occhi del protagonista. Raina(la donna
che il protagonista ama) come Danae è abbandonata nel sonno, le gambe sono
flesse verso il ventre e le mani, sempre visibili, sono vicino al viso. In
Klimt le cosce sono sproporzionatamente grandi e le labbra come i capelli
ramati sottolineano la forte carica erotica. Siamo di fronte ad un elemento che
potremo definire sacro e profano,
infatti in Klimt troviamo una cascata dorata di elementi concentrici che
simboleggiano Zeus(La divinità) che scivola dolcemente dentro Danae portatore
di vita. Quindi abbiamo l’elemento erotico ma anche un’aura divina.
Figura 4 |
Anche nell’immagine
di Raina(fig4) troviamo un’aura di sacralità, infatti per il protagonista la
donna amata non è una semplice donna ma è un angelo il cui corpo è sacro, perfetto e inconoscibile.
In entrambe le rappresentazioni della donna troviamo non solo la sensualità del
corpo femminile ma anche un’aura quasi divina.
Figura 5 |
Altri elementi forti che temprano
tutto il racconto in Blankets sono: l’idea
di peccato, la vergogna per il corpo e l’immagine
del Divino. Da sempre l’uomo ha provato vergogna o senso di peccato, e i
dipinti come le immagini televisive erano un mezzo per esprimere i
sentimenti umani in modo diretto e vivido! L’esempio più rappresentativo di
tutta la storia dell’arte è la Cacciata
dal Paradiso Terrestre di Masaccio(Fig5).
In questo affresco sono rappresentati
Adamo ed Eva nel momento in cui l’angelo di Dio li caccia dall’Eden. Per la
prima volta cade addosso ad Adamo ed Eva pesante come una nebbia il senso del Peccato e della Vergogna per il corpo. Masaccio per enfatizzare ciò li rappresenta con le mani che cercano di coprirsi, Eva si nasconde il seno e il
pube e Adamo il viso. Ciò esprime forte
drammaticità per la consapevolezza
del loro peccato. Un elemento
che colpisce molto è il gesto categorico dell’angelo che impugna la spada,
quasi a rappresentare la forza devastante di Dio quando è irato. Come
nell’affresco di Masaccio anche in Blankets durante quasi tutta la narrazione
troviamo il senso del peccato e
della vergogna per il corpo presente
nel protagonista. Infatti dall’infanzia è sempre incombente in lui la
figura di un Dio vendicativo e malevolo che punisce se
il protagonista pecca. Craig scrive:”…volevo
il Paradiso. E crebbi agognando quel Mondo…un mondo ETERNO…che avrebbe
cancellato la mia infelicità transitoria”. Quello che colpisce è la trasformazione dell’immagine di Dio
durante il corso del romanzo. Infatti durante tutta l’infanzia Gesù appare al protagonista oscurato in
viso, malevolo e girato di spalle(fig6).
Ma quando Craig incontra Raina
scopre l’amore e inizia a mettere in discussione i dettami che da sempre gli
erano stati inculcati dalla rigida educazione religiosa dei genitori. È proprio
Raina a far conoscere il Mondo Eterno al
protagonista.
Figura 6 |
figura 7 |
Craig scopre il corpo di Raina e lo associa a quello
di un angelo, ogni volta che la rimira ringrazia Dio per averla creata così
perfetta. Siamo di fronte ad una visione di una donna angelicata che toglie
il senso del peccato nel protagonista. Proprio grazie all’amore di Raina il
protagonista vede Gesù che gli sorride radioso e per la prima volta il
protagonista non sente più il senso del peccato che lo opprime(fig7). È proprio
questa la Trasformazione grazie all’Amore, ed è un amore puro,
brillante…il Primo Amore. Craig e
Raina sono come Adamo ed Eva quando si trovano nel Paradiso Terrestre, per
questo sono circondati da un’aura divina come si vede in figura1.
I protagonisti
sono simili a come Klimt rappresenta Adamo
ed Eva.
Figura8 |
Maria Antonietta Patti
-Itinerario nell’arte 3^volume, Cricco Di
Teodoro
-Craig Thompson e Blankets, Luca Raffelli
-Il segno e lo stile, Luca
Raffelli
-Un altro fumetto è possibile, Paolo Interdonato
-L’officina delle Idee, intervista a Craig Thompson di Paul Karasik
trama: http://donnafumetto.altervista.org/blankets-bellezza-amore-craig-thompson/