lunedì 28 settembre 2015

Lasciatevi avvolgere dalla Coperta di Craig Thompson!

                                                                 figura 1



Chiunque legga la graphic novel Blankets di Craig Thompson non può fare a meno di immedesimarsi nella storia, è come una magia che ti cattura!
Rivivi le esperienze del protagonista vedendo te stesso in quelle vignette. C’è da premettere che Blankets è un fumetto autobiografico in cui l’autore fa un excursus che va dalla sua infanzia fino al presente. Craig narra con estrema limpidezza di situazioni e sentimenti universali e il presente permette di narrare i ricordi passati senza rimpianto. I grandi temi centrali sono: l’infanzia segnata dalla rigida educazione religiosa, la religione e il Primo Amore.  È proprio il primo amore a catturarci perché è un’esperienza universale. Nella storia del fumetto è sempre stata raccontata ma mai con questa limpidezza e sincerità. I personaggi classici del fumetto sono statici e anche le eterne fidanzate che stavano al fianco degli eroi non influenzavano mai le loro scelte. È proprio questo il fulcro che cattura, la storia che il fumettista racconta è una storia di una crescita, di una evoluzione. Ognuno di noi si immedesima in Craig Thompson proprio perché la narrazione è diretta e appassionata. Ci sono molti elementi nel suo fumetto che rimandano a Gustav Klimt, uno dei maggiori promotori della secessione viennese.
Prima di tutto la raffigurazione della donna amata.
Craig raffigura Raina(la donna amata) come una creatura angelica il cui corpo è sacro perfetto e inconoscibile. Nel fumetto troviamo addirittura citato il Cantico dei cantici 4:7,9, infatti il fumettista per descrivere i suoi sentimenti ricorre a parole per lui divine: “Tutta BELLA tu sei, amica mia, in te nessuna macchia. Tu mi hai rapito il CUORE, sorella mia, mia sposa, tu mi hai rapito il CUORE con un solo tuo sguardo.”
Per questo gli sfondi sono intarsiati da auree eteree psichedeliche come se l’aria attorno alla sua donna si carichi di una forza divina. Possiamo ad esempio paragonare la fig1 con il dipinto di Klimt Il bacio (fig2). 
                                                                                    Figura 2

In entrambi vediamo un gesto di forte amore: il bacio, che connette due persone e quasi le unisce con dolcezza. Anche in Klimt come in Blankets tutto lo sfondo marron dorato celebra l’amore dei due amanti. Il dorato in Klimt è una tecnica molto usata, venne ripresa dai mosaici di Ravenna. Il dorato ha il potere non solo di dare luce ai suoi dipinti ma anche di dargli sacralità. Abbiamo un’atmosfera sacra per un soggetto profano come il bacio che unisce due corpi. Un altro elemento fondamentale sia nei dipinti di Klimt che in Blankets sono le mani. Nell’Ottocento le mani erano un elemento caricato di un forte erotismo, proprio perché erano l’unica parte del corpo oltre al viso che le donne mostravano nude. In Klimt le mani sono estremamente visibili , per la donna sono un modo per aggrapparsi stretta alle spalle dell’uomo quasi a volersi unire ancora di più. Per l’uomo sono un modo per stringere a sé il viso candido dell’amata. Anche nella figura 1 tratta da Blankets ritroviamo il forte erotismo dovuto ai corpi seminudi dei personaggi, e anche in questa immagine lo sfondo è partecipe dell’amore dei due giovani. È uno sfondo trionfale, troviamo elementi come le cornucopie che suonano a festa per celebrare un amore che al protagonista appare quasi divino. Anche Klimt usa elementi geometrici ma sono carichi di sigificati diversi: i rettangoli monocromi nella veste maschile simboleggiano la Razionalità e la Praticità mentre i simboli circolari colorati nella veste della donna rappresentano l’emotività e la creatività più sensibile della donna. In Craig troviamo solo elementi circolari(Fig1) quasi a rappresentare la fusione di sensibilità e la sparizione della Razionalità e del senso di Colpa nei protagonisti.
Figura 3


Un altro dipinto di Klimt  che voglio mettere a confronto con un disegno preso da Blankets è Danae un olio su tela presente a Vienna nella Galleria Wurthle(fig3). In entrambi c’è un forte elemento comune: L’Erotismo. In Blankets vediamo Raina tramite gli occhi del protagonista. Raina(la donna che il protagonista ama) come Danae è abbandonata nel sonno, le gambe sono flesse verso il ventre e le mani, sempre visibili, sono vicino al viso. In Klimt le cosce sono sproporzionatamente grandi e le labbra come i capelli ramati sottolineano la forte carica erotica. Siamo di fronte ad un elemento che potremo definire sacro e profano, infatti in Klimt troviamo una cascata dorata di elementi concentrici che simboleggiano Zeus(La divinità) che scivola dolcemente dentro Danae portatore di vita. Quindi abbiamo l’elemento erotico ma anche un’aura divina.


Figura 4
 Anche nell’immagine di Raina(fig4) troviamo un’aura di sacralità, infatti per il protagonista la donna amata non è una semplice donna ma è un angelo il cui corpo è sacro, perfetto e inconoscibile. In entrambe le rappresentazioni della donna troviamo non solo la sensualità del corpo femminile ma anche un’aura quasi divina.



Figura 5

Altri elementi forti che temprano tutto il racconto in Blankets sono: l’idea di peccato, la vergogna per il corpo e l’immagine del Divino. Da sempre l’uomo ha provato vergogna o senso di peccato, e i dipinti come le immagini televisive erano un mezzo per esprimere i sentimenti umani in modo diretto e vivido! L’esempio più rappresentativo di tutta la storia dell’arte è la Cacciata dal Paradiso Terrestre di Masaccio(Fig5). 
In questo affresco sono rappresentati Adamo ed Eva nel momento in cui l’angelo di Dio li caccia dall’Eden. Per la prima volta cade addosso ad Adamo ed Eva pesante come una nebbia il senso del Peccato e della Vergogna per il corpo. Masaccio per enfatizzare ciò li rappresenta con le mani che cercano di coprirsi, Eva si nasconde il seno e il pube e Adamo il viso. Ciò esprime forte drammaticità per la consapevolezza del loro peccato. Un elemento che colpisce molto è il gesto categorico dell’angelo che impugna la spada, quasi a rappresentare la forza devastante di Dio quando è irato. Come nell’affresco di Masaccio anche in Blankets durante quasi tutta la narrazione troviamo il senso del peccato e della vergogna per il corpo presente nel protagonista. Infatti dall’infanzia è sempre incombente in lui la figura di un Dio vendicativo e malevolo che punisce se il protagonista pecca. Craig scrive:”…volevo il Paradiso. E crebbi agognando quel Mondo…un mondo ETERNO…che avrebbe cancellato la mia infelicità transitoria”. Quello che colpisce è la trasformazione dell’immagine di Dio durante il corso del romanzo. Infatti durante tutta l’infanzia Gesù appare al protagonista oscurato in viso, malevolo e girato di spalle(fig6).
Figura 6
Ma quando Craig incontra Raina scopre l’amore e inizia a mettere in discussione i dettami che da sempre gli erano stati inculcati dalla rigida educazione religiosa dei genitori. È proprio Raina a far conoscere il Mondo Eterno al protagonista.
figura 7
 Craig scopre il corpo di Raina e lo associa a quello di un angelo, ogni volta che la rimira ringrazia Dio per averla creata così perfetta. Siamo di fronte ad una visione di una donna angelicata che toglie il senso del peccato nel protagonista. Proprio grazie all’amore di Raina il protagonista vede Gesù che gli sorride radioso e per la prima volta il protagonista non sente più il senso del peccato che lo opprime(fig7). È proprio questa la Trasformazione grazie all’Amore, ed è un amore puro, brillante…il Primo Amore. Craig e Raina sono come Adamo ed Eva quando si trovano nel Paradiso Terrestre, per questo sono circondati da un’aura divina come si vede in figura1.

I protagonisti sono simili a come Klimt rappresenta Adamo ed Eva.
Figura8
In questo dipinto del 1917/1918(fig8) conservato alla Galleria Belvedere di Vienna si sente l’atmosfera pacifica quasi senza tempo, che rappresenta l’appagamento dei sensi e l’affinità spirituale dei due amanti. Come in Craig il senso del peccato è sparito. Nel dipinto di Klimt Eva ha la pelle candida bianchissima in contrasto con l’incarnato scuro di Adamo. Ha il capo reclinato e con sguardo limpido si rivolge allo spettatore, si tocca i capelli conscia della sua sensualità. Come Craig Adamo dorme pacifico senza il senso del peccato addosso. Tutta la Natura festeggia l’amore dei due amanti come gli anemoni ai piedi di Eva. Nella coperta spicca brillante il rosso intenso del fiore posto sotto la mano di Eva a rappresentare la verginità perduta. Anche in Klimt come in Craig un elemento importante è la coperta, in Adamo ed Eva è presente una coperta maculata che abbraccia i due amanti che simboleggia la scaltra sensualità della donna. In Craig invece la coperta è il dono di amore fatto da Raina che li avvolge e li unisce in un unico abbraccio. Durante tutta la lettura sembra di vivere le stesse intense passioni e emozioni dei protagonisti, sembra di fare un tuffo dentro la vita del fumettista.  Lo consiglio a chiunque voglia riflettere sull’amore ma anche a chi voglia staccarsi dalla quotidianità e tuffarsi nei propri ricordi. La storia di Blankets vi avvolgerà come una coperta e vi farà scoprire ricordi che avevate seppellito sotto la polvere.
                                                                                                                  Maria Antonietta Patti








      Fonti:
      -Itinerario nell’arte 3^volume, Cricco Di Teodoro
      -Craig Thompson e Blankets, Luca Raffelli
      -Il segno e lo stile, Luca Raffelli
      -Un altro fumetto è possibile, Paolo Interdonato
      -L’officina delle Idee, intervista a Craig Thompson di Paul Karasik

       trama: http://donnafumetto.altervista.org/blankets-bellezza-amore-craig-thompson/





                

giovedì 3 settembre 2015

L'Umanesimo e il fumetto

Masaccio - Cappella Brancacci - Tributo - 1424/1428

Spostandoci nel corso dei secoli arriviamo nella Firenze di inizio 1400, una Firenze in pieno fervore artistico e culturale. In questa pletora di talenti si nascondeva, sicuramente, almeno un fumettista!
Si chiamava Masaccio ed è il primo a distinguersi con tecniche pittoriche che conferivano ai soggetti rappresentati un volume proprio, occupando uno spazio reale e non simbolico, privo di prospettiva come avveniva nella maggior parte delle raffigurazioni medievali.
Ma tra gli affreschi della Cappella Brancacci (Chiesa di Santa Maria del Carmine) Masaccio assieme al suo maestro Masolino da vita a un vero e propria fumetto con tema la vita di San Pietro.
Il fiore all'occhiello di questa storia è sicuramente la scena (o la vignetta) del "Tributo", dove rappresenta un episodio del Vangelo di Matteo che descrive l'ingresso di Cristo e dei suoi Apostoli a Cafarnao ma il gabelliere, chiedendo un tributo per il Tempio di Gerusalemme, li trova alla sprovvista. Gesù, poichè non vuole trasgredire la legge, indica a Pietro di pescare un pesce dove egli trova miracolosamente una moneta d'argento con la quale pagano il tributo.
Masaccio suddivide, sequenzialmente, questa scena in tre atti inglobandoli nella medesima "vignetta": al centro dell'affresco l'attenzione si concentra su Gesù circondato dagli Apostoli che si guardano a vicenda, nei loro sguardi si leggono perplessità e stupore nel mentre che il gabelliere, vestito di rosso e di spalle, chiede il tributo. Possiamo notare la grande abilità di Masaccio che si contraddistingue da molti artisti precedenti e contemporanei a lui (anche dello stesso Masolino) nella rappresentazione dei moti dell'animo e di volti dai tratti somatici differenti l'uno dall'altro: anche questo è un passo avanti, il fruitore è in grado di distinguere i personaggi l'uno dall'altro grazie a questi particolari. In mezzo a questo trambusto spicca il braccio destro di Gesù che indica a Pietro la sinistra dell'affresco per andare a pescare il pesce e al lettore di continuare a leggere la storia poichè l'ordine di lettura è questo prestabilito.
Quindi spostiamo gli occhi verso sinistra e vediamo che il miracolo avviene e Pietro trova la moneta d'argento dentro la bocca del pesce. E si compie anche il miracolo del fumetto, dell'Arte: lo stesso personaggio si sposta nel medesimo spazio per compiere azioni diverse. Questa semplice magia ispirerà anche fumettisti moderni come Gianni De Luca, che ne farà uso massiccio.
Infine il racconto culmina con San Pietro che porge la moneta al gabelliere che adesso si è spostato all'entrata del tempio rappresentato con le fattezze di un edificio Quattrocentesco. Tra l'altro, pillola di curiosità, Masaccio si ispira a Giotto per rappresentare i personaggi circondati da edifici storici.
Ma Masaccio è davvero anacronisatico per il suo tempo ed infatti se andiamo a osservare il paesaggio, che circonda i personaggi, non è perfettamente realistico me riserba particolari davvero interessanti come la neve che campeggia sulle punte delle montagne nello sfondo o i colori delle vesti degli Apostoli che spiccano sul grigiore del resto dell'affresco. Inoltre è il primo a introdurre in pittura (e nel fumetto) la prospettiva scientifica tridimensionale (il  fuoco è la testa di Gesù) ispirandosi sicuramente dagli studi di Brunelleschi che l'aveva inserita negli studi architettonici.
Insomma, ogni piccolo scampolo di Storia dell'Arte può entrare nel mondo del Fumetto.