Una volta finita la guerra (1070 circa) a favore dei normanni, con la salita al trono di Guglielmo il Conquistatore, cosa si poteva fare di meglio se non tessere una storia fumetti?
L' "Arazzo di Bayeux" racconta in poco meno di 70 metri questa vicenda soffermandosi anche su determinati particolari.
Quello che avviene in questa scena rappresenta Harold (il favorito della frazione anglosassone per la salita al trono) che presta solenne giuramento davanti a Guglielmo garantendo di riconoscerlo come re legittimo dopo la morte dell'anziano re sassone Edoardo. Però alla morte di quest'ultimo sucedette al trono proprio Harold e di conseguenza Guglielmo il Conquistatore inizia a prepararsi per la guerra.
Come possiamo vedere nella scena affianco il passaggio tra il taglio della legna alla costruzione delle navi è netto, immediato, come se le navi nascessero dal legno. Anche in questa storia vi è una divisione di scene in base al soggetto e non in vignette, ma questa possibilità di composizioni a pagina intera dovrebbe fare da modello a tantissimi fumettisti moderni poichè originali e permettono alla narrazione di respirare, rendendola meno pesante e, a mio parere, più avvincente.
Quindi le navi sono pronte per salpare e attaccare nella costa inglese. Il viaggio nella manica viene narrato in questa scena a sinistra e le navi si muovono nell'arazzo da una costa all'altra nel giro di pochi metri. Magia del fumetto: riuscire a annullare il rapporto spazio/tempo rendendo la narrazione veloce e scorrevole.

Si, le storie a fumetti nel corso dei secoli tendono sempre ad arricchirsi di particolari e novità. Un processo che non è ancora finito.